Trieste
- la Fontana dei Quattro Continenti in Piazza Unità d'Italia
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La
fontana barocca, creata tra il 1751 e il 1754 dello scultore bergamasco
Giovanni Battista Mazzoleni (coadiuvato da tre scalpellini di fino, Giovanni
Venturini, Giuseppe Grassi e Giambattista Pozzo), doveva rappresentare
al mondo Trieste città investita dai favori della Fortuna ricevuti
grazie all'istituzione del Portofranco e alla politica di Carlo VI e Maria
Teresa. Le quattro statue esterne rappresentano i quattro continenti allora
conosciuti (Europa, Asia, Africa e Americhe - l'Oceania-Australia non
era ancora stata scoperta da James Cook), mentre l'acqua zampilla dai
quattro fiumi più importanti. Nel 1938, per fare spazio al palco che avrebbe ospitato Benito Mussolini in visita alla città, la fontana è stata rimossa e custodita all'Orto Lapidario. Nel 1970 è stata ricollocata nella piazza, ma in una posizione diversa rispetto a quella iniziale. Sono seguiti altri restauri dopo il 2000 - L’aspetto rozzo della fontana, che fu molto criticato in tutte le epoche, venne ispirato al Mazzoleni dal naturalismo di gusto inglese e trova una precisa derivazione dalla fontana del Parnaso di Fischer von Erlach a Brno, che ricalca molto fedelmente. |
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Uno dei quattro delfini dai quali sgorgava l'acqua. |
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Le
epigrafi apposte alla base della fontana, sono state dettate al Mazzoleni
dall’abate Gian Domenico Bertoli di Aquileia: MEDIO
HOC SECULO / FRANCISCO I ET MARIA THERESIA REGNATIBUS / CURA RUDOLPHI
S.R.I. COMITIS A CHOTEK / AERARI PUBLICI REGENDORUMQUE COMMERCIORUM PRAESIDIS
/ SUB PREFECTURA / COMITIS NICOLAI AB HAMILTON / URBIS TERGESTI INCREMENTA
/ AB IPSIS IN CHOATA SUNT RERUM OMNIUM CLEMENTIS / IGNIS CULTO VICINAE
SYLVAE COPIOSIOR / AER EXPLETIONE SALINARUM PURIOR FACTUS / TERRA FUNDO
SANCTORUM MARTHIRYUM AUCTA / AQUA A SCATURIGINE MONTIUM AD HUNC FONTEM
DUCTA FUIT. “Alla
metà di questo secolo / regnando Francesco I e Maria Teresa / a
cura di Rodolfo conte del S.R.I. Chotek / reggente del pubblico erario
e presidente del commercio / sotto la prefettura / del conte Nicola de
Hamilton / fu dato incremento alla città di Trieste / con gli elementi
di tutte le cose / copioso il fuoco della vicina selva / l’ aria
purificata col prosciugamento delle saline / ampliata la terra col fondo
dei S.Martiri / l’ acqua adotta a questa fonte dalla scaturigine
dei monti). Sulla lapide posta sull’ altro lato, verso il mare,
ha un’intenzione altezzosa e recita così: “Il Senato
Triestino a comodo dei cittadini e dei forestieri questa fonte, d’acqua
perenne, per augusta munificenza adotta, su area pubblica fu posta - Anno
di nostra salute 1751”. |
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La statua che rappresenta le Americhe con un coccodrillo |
La statua che rappresenta l'Africa con un leone |
La statua che rappresenta l'Asia con un pappagallo |
La statua che rappresenta l'Europa con un cavallo |
Sotto:
le quattro figure allegoriche, dalle quali sgorgava l'acqua, che rappresentano
i fiumi Nilo, Danubio, Gange e Missisipi (o Rio delle Amazzoni) |
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Nota: La statua che rappresenta
il fiume Nilo ha il volto velato
perché quando è stata creata la fontana le sue sorgenti non erano ancora state scoperte. |
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